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martedì 16 aprile 2024

UNA NUOVA FASE PER LA SANITA' PUBBLICA SICILIANA?


Il principale problema della sanità pubblica siciliana è la carenza organica di medici. Mancano soprattutto anestesisti, cardiologi, ortopedici e medici d’emergenza-urgenza)dovuta, soprattutto, alla quantificazione dei numeri chiusi per l'accesso all'università di medicina. Infatti, per rimediare alla grave situazione attuale, sono cento i medici stranieri ad essere stati reclutati ed immessi in servizio o in fase di immissione, da parte della Regione, in seguito all'avviso aperto, emanato dal dipartimento di Pianificazione strategica dell'assessorato della Salute, per sopperire alle carenze di personale del sistema sanitario siciliano. Il pronto soccorso e gli ospedali delle province sono sempre più in difficoltà. La fuga verso il privato, dovuta anche alla scarsa attrattività delle strutture pubbliche, getta nel baratro il sistema sanitario siciliano. I medici chiamati in urgenza vengono pagati cinque volte in più, in spregio a chi è in corsia senza guardare orari e ferie, accollandosi un carico di lavoro enorme, con uno stipendio non adeguato. Però vi sono anche delle notizie ottimistiche: il Ministero della Salute ha dato il via libera all’utilizzo di fondi statali da destinare all’edilizia ospedaliera. Così, verranno impiegati più di un miliardo di euro (stanziati per il 95% dallo Stato e per il 5% dalla Regione Siciliana) per far erigere quattro nuovi ospedali a Palermo. Verranno così creati dei nuovi presidi secondo l'accordo di programma approvato dalla Regione: il Polo pediatrico di Fondo Malatacca e il centro oncoematologico, di fianco al Cervello. Restyling totale invece per Civico e Policlinico. Ciò comporterà la creazione di ben più di 1300 nuovi posti letto. 

 Alessandro Palermo
 Classe 4^ I 
Scienze umane opzione economico-sociale

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