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venerdì 24 febbraio 2023

TORTURA E PENA DI MORTE, L' ATTUALITA' DI BECCARIA

 




 Oggi tratteremo la perpetuità nel tempo della tortura e della pena di morte, e per far ció è importante introdurre il pensiero di Cesare Beccaria, autore che propose una revisione del diritto penale per eliminare i privilegi e far in modo che la pena inflitta al condannato fosse proporzionata al reato commesso;colui che affermò che la pena di morte non é un deterrente per i criminali,specificando che lo Stato (l'insieme di tutti i cittadini) non può compiere ció che è stato vietato al singolo, e  come la privazione della vita dell'individuo da parte dello Stato, faccia di quest'ultimo un assassino. Beccaria evidenzia che la pena di morte non incide sulla diminuzione del numero dei reati  e sostiene, allo stesso tempo,che per i reati più gravi la giusta scelta é la privazione della libertà del singolo. Al fine di migliorare la società stessa è importante non solo che la pena sia commisurata alla colpa,ma anche alla sua prontezza ,affinché il condannato possa cogliere la relazione causa-effetto. L'autore si sofferma sui principi illuministici, quali uguaglianza, libertà e ricerca della felicità, proprio per questo motivo é necessario che le norme siano chiare e che tutti i cittadini siano uguali dinanzi alla legge. Il pensiero di Beccaria si trova oggi alla base di una società soggetta ad un sistema di governo democratico,in cui è di fondamentale importanza la rieducazione del condannato e il reinserimento di quest'ultimo. La maggior parte dei paesi del mondo ad oggi condivide la stessa idea di Beccaria,avvalendosi di tali principi presenti nella Costituzione; ma purtroppo la restante parte dei paesi,in particolare i territori in cui è presente un sistema di governo monarchico o totalitario come ad esempio: Arabia Saudita,Somalia,Emirati Arabi Uniti,Bielorussia,Cina,Corea del Nord, Iran, Afghanistan e tanti altri, l'impiego della pena di morte e della tortura é ancora in vigore a causa della mancata adesione e condivisione del pensiero comune. La pena di morte e la tortura in questi Stati viene vista come una corretta pratica,da attuare in caso di delitto o reato commesso,poiché probabilmente legata a ragioni poco critiche e all'influenza della corrente dell' oscurantismo, in cui la tortura o la pena capitale veniva vista come una purificazione dal peccato commesso. Il mancato progresso di queste nazioni conduce alla mancata concezione della persona come individuo soggetto al riconoscimento dei diritti naturali,essenziali per mettere in atto i principi tutt'oggi presenti e ribaditi in precedenza nella documentazione di uno Stato giusto,improntato sul benessere della societá e dei suoi membri.

FALLUCCA CLAUDIA, 4^ M

LICEO DELLE SCIENZE UMANE opzione economico sociale

giovedì 9 febbraio 2023

LA LIBERTA' E' UN DOVERE PRIMA CHE UN DIRITTO




 Tutti sappiamo della guerra tra Ucraina e Russia, ma non tutti sanno del diritto di cui sono state private le donne ucraine. Molte donne per scappare dalla guerra si sono rifugiate in Polonia che ha una delle leggi sull'aborto più restrittive in Europa. Infatti l'interruzione di gravidanza è legale solo quando la salute o la vita delle donne incinte è a rischio. Molte sono state le donne violentate dai soldati russi che hanno invaso l'Ucraina e sono rimaste incinte o hanno capito che le circostanze sono troppo difficili e complesse per portare avanti una gravidanza. Così molte donne ucraine, in questo periodo, stanno cercando di ricorrere all’aborto. Ma, a quelle che si sono rifugiate in Polonia per sfuggire alla guerra, questo diritto non viene riconosciuto. In questi giorni le richieste di aiuto inoltrate, da parte di donne ucraine violentate, ad ONG come Abortion Without Borders si sono moltiplicate e, secondo varie testimonianze raccolte, sembrerebbe addirittura che gli psicologi polacchi stiano cercando di convincere le donne vittime di violenza che "una nuova vita è una cosa meravigliosa".

Nicole Di Martino, 2^I

Liceo delle Scienze umane

opzione economico-sociale


sabato 4 febbraio 2023

ANCORA UN CASO DI "FALLIMENTO"...

 


"Scusate, ho fallito negli studi.". Questa è la frase piena di dolore trovata nella lettera d'addio di una ragazza di 19 anni che il 2 febbraio è stata trovata senza vita.

Un gesto volontario spinto dalla troppa pressione e dal troppo stress dovuti agli studi universitari o alle situazioni personali ?

La ragazza è stata trovata nei bagni dell'Università di Milano, dove studiava alla facoltà di Arti e Turismo, con una sciarpa stretta al collo e una lettera affianco.

In segno di lutto, l'Università ha deciso di sospendere le lezioni giornaliere e ha invitato docenti e studenti a tre minuti di silenzio: solo tre minuti di silenzio per una delle tante giovani vittime che ogni giorno compiono gesti estremi.

Purtroppo, negli ultimi anni, è stato stimato che il 46,8% degli studenti assume farmaci per il miglioramento della performance scolastica, il 36.6% per regolare il ciclo del sonno e il 54,6% per migliorare l'umore crollato a terra per via di ansia, stress, depressione, crisi e attacchi di panico dovuti all'andamento e all'ambiente scolastico. Inoltre negli ultimi anni il numero di tentati suicidi e vittime di autolesionismo è aumentato del 60% portando i 464 stimati prima della pandemia ai 752 casi tra l'inizio del 2020 e la fine del 2021.

I numeri più sorprendenti li troviamo nei casi di suicidi confermati. Ogni anno in Italia, più di 4000 ragazzi si tolgono la vita, ma nel 2021 sono stati accertati 220 mila ragazzi tra i 13 e i 20 anni; uno dei motivi principali di tale scelta, affiancato alle situazioni personali, è appunto la scuola o il percorso di studi universitari.

Tre minuti di silenzio non sono solo un segno di rispetto nei confronti della povera ragazza, ma sono anche la dimostrazione di come non vengano attenzionati gli studenti, di come nonostante i giovani compiano gesti comunemente impensabili, si continui ad ignorare il tutto.

Invece bisogna attenzionare, osservare ed ascoltare, ma soprattutto occorre porgere aiuto..

Molti ragazzi non riescono nemmeno ad esprimere quello che provano e si chiudono  in  se stessi: un tremolio, un sorriso forzato o anche il silenzio possono essere richieste d'aiuto indirette.

Indipendentemente da chi si è, se un genitore, un amico, un parente o un insegnante, di fronte anche ad un lieve segnale,non bisogna mai rimanere indifferenti.

Giuliana Montuori, 3^ A 

Liceo delle Scienze Umane

mercoledì 1 febbraio 2023

COME E PERCHE' RICORDARE IL GIORNO DELLA MEMORIA


Disegno realizzato da Noemi Asta 4^ A

 

Avete una cattiva memoria? Avete cattivi ricordi? Qual è la differenza?

 

Avete una memoria potente? Avete ricordi potenti? Qual è la differenza?

 

 Attraverso il potere della memoria, i ricordi possono essere compagni benvenuti e gioiosi o stalker opprimenti.

 Se comprendiamo meglio il potere della memoria e dei ricordi nella nostra vita , possiamo capire di cosa abbiamo bisogno per guarire, sperare, gioire ed avere coraggio.

 Una memoria potente può generare ricordi che influenzano,una buona memoria è una facoltà di richiamo molto accurata .


La storia è l'oggetto della memoria ed è fondamentale non farla cadere  nell'oblio.

 È importante imparare la lezione di storia ed è fondamentale imparare la lezione della storia.

 

Nel corso della storia abbiamo avuto tantissime occasioni  di imparare, ma non lo abbiamo fatto.

Come può  un essere razionale non imparare dagli errori/

Come può l'uomo , un essere la cui essenza risiede nella ragione, commettere sempre gli stessi sbagli?

Forse non siamo così razionali come pensiamo,forse nell'irrazionalità risiede la nostra essenza?

O forse siamo solo incapaci  ,incapaci di discernere il bene dal male o di avere il coraggio di farlo.

La capacità di scegliere comporta un senso di responsabilità;siamo responsabili di ciò che accade…

E se siamo  noi i responsabili allora De Gregori aveva proprio ragione, LA STORIA SIAMO NOI. 

Mariacarla Manzone 4^ A
Liceo delle Scienze Umane


IO SONO…

 

Mi sono sentita in gabbia

Senza più niente…

Ero…

Niente

 

Cosa è essere niente?

 

Svuotata

 

 

 

Le mie bellezze

 

Buttate

Schiacciate

E sparse

                Via

                        Dal

                               Vento

 

Nello stomaco sento solo il macigno

Un pugno che mi picchia la testa

 

Tutto scorre come sempre…

Niente di nuovo

Nulla sprigiona più luccichio

Niente ha più importanza

 

Si è spento tutto

 

No…

Mi sono spenta io

 

Mi ha spenta lui!

 

Io per lui altro non sono che niente

 

Sono nata per essere   colpa

Io sono    orrore

Io sono   l’origine di disastri umani

Io devo essere   usata

Io non merito rispetto

 

Perché io sono

Spazio vuoto

 

Non posso esprimermi neppure con la parola “nulla”

 

Sono come una brutta macchia sul prezioso foglio bianco

 

E come ogni errore

Adesso devo

                     Essere

                                 Spazzata

                         Via

 

Perché io sono


Maria Sofia Tartamella, 4^ A

Liceo delle Scienze Umane