Oggi tratteremo la perpetuità nel
tempo della tortura e della pena di morte, e per far ció è importante
introdurre il pensiero di Cesare Beccaria, autore che propose una revisione del
diritto penale per eliminare i privilegi e far in modo che la pena inflitta al
condannato fosse proporzionata al reato commesso;colui che affermò che la pena
di morte non é un deterrente per i criminali,specificando che lo Stato
(l'insieme di tutti i cittadini) non può compiere ció che è stato vietato al
singolo, e come la privazione della vita dell'individuo da parte dello
Stato, faccia di quest'ultimo un assassino. Beccaria evidenzia che la pena di
morte non incide sulla diminuzione del numero dei reati e sostiene, allo stesso tempo,che per i reati
più gravi la giusta scelta é la privazione della libertà del singolo. Al fine
di migliorare la società stessa è importante non solo che la pena sia
commisurata alla colpa,ma anche alla sua prontezza ,affinché il condannato
possa cogliere la relazione causa-effetto. L'autore si sofferma sui principi
illuministici, quali uguaglianza, libertà e ricerca della felicità, proprio per
questo motivo é necessario che le norme siano chiare e che tutti i cittadini
siano uguali dinanzi alla legge. Il pensiero di Beccaria si trova oggi alla
base di una società soggetta ad un sistema di governo democratico,in cui è di
fondamentale importanza la rieducazione del condannato e il reinserimento di
quest'ultimo. La maggior parte dei paesi del mondo ad oggi
condivide la stessa idea di Beccaria,avvalendosi di tali principi presenti
nella Costituzione; ma purtroppo la restante parte dei paesi,in particolare i
territori in cui è presente un sistema di governo monarchico o totalitario come
ad esempio: Arabia Saudita,Somalia,Emirati Arabi Uniti,Bielorussia,Cina,Corea
del Nord, Iran, Afghanistan e tanti altri, l'impiego della pena di morte e della
tortura é ancora in vigore a causa della mancata adesione e condivisione del
pensiero comune. La pena di morte e la tortura in questi Stati viene vista come
una corretta pratica,da attuare in caso di delitto o reato commesso,poiché
probabilmente legata a ragioni poco critiche e all'influenza della corrente
dell' oscurantismo, in cui la tortura o la pena capitale veniva vista come una
purificazione dal peccato commesso. Il mancato progresso di queste nazioni
conduce alla mancata concezione della persona come individuo soggetto al
riconoscimento dei diritti naturali,essenziali per mettere in atto i principi
tutt'oggi presenti e ribaditi in precedenza nella documentazione di uno Stato
giusto,improntato sul benessere della societá e dei suoi membri.
FALLUCCA CLAUDIA, 4^ M
LICEO DELLE SCIENZE UMANE opzione economico sociale
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