Visualizzazioni totali

8,422

domenica 23 marzo 2025

UNA GIOVANE GENERAZIONE PRONTA A COMBATTERE PER LA GIUSTIZIA E LA LIBERTA'

 


Tra le strade che hanno taciuto quando molte vite si sono spente sotto il piombo delle sentenze, tra i vicoli che ancora conservano l’eco di un passato segnato dalla violenza, il 21 marzo si è levata una voce forte e unanime. Trapani ha accolto oltre cinquantamila persone per la XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, un evento che ha visto una partecipazione senza precedenti, soprattutto da parte dei giovani, determinati a non lasciare che il sacrificio di chi ha lottato per la verità venga dimenticato. La manifestazione, organizzata dall’associazione Libera di Don Luigi Ciotti, ha attraversato il centro storico della città, trasformando le strade in un fiume di memoria e resistenza civile. In prima linea, i  familiari delle vittime hanno marciato con la speranza che il loro grido di giustizia non cada nel vuoto. Molti di loro sono ancora alla ricerca di una verità che sembra sfuggire, nascosta dietro il muro dell’omertà, dietro gli sguardi di chi sa, ma non parla. A rendere ancora più significativo questo corteo è stata la presenza massiccia di studenti e giovani provenienti da tutta Italia, determinati a dimostrare che la lotta contro le mafie non è solo una questione del passato, ma una battaglia del presente. Manuel Ruggirello, Rappresentante degli Studenti del nostro istituto,  ha preso la parola con un intervento carico di determinazione e coraggio: “Non possiamo permettere che la mafia continui a infiltrarsi nelle nostre vite, nelle nostre città, nei nostri sogni. Il silenzio è complice, e noi giovani dobbiamo essere il rumore della verità. Non accettiamo più l’omertà, non vogliamo più strade segnate dal sangue dell’ingiustizia. Oggi siamo qui per dire che la mafia non è invincibile, e che il futuro appartiene a chi sceglie la legalità.” Parole forti, specchio di una generazione che non vuole più vivere nell’ombra della paura, ma che sceglie di agire, di lottare, di ricordare. La presenza di Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, ha dato ulteriore forza alla manifestazione. Nel suo discorso ha ricordato che la criminalità organizzata non è stata sconfitta, ma continua a operare in modi subdoli e spesso invisibili, minacciando la libertà e il futuro delle nuove generazioni. “Le mafie non sono solo violenza e sangue. Sono potere, affari, connivenze. Sono là dove la legalità viene messa in secondo piano, dove la corruzione si insinua nelle istituzioni, dove il silenzio protegge i colpevoli. La vera giustizia non è ancora arrivata per molte delle vittime, e finché ci saranno persone che scelgono di tacere, la mafia continuerà a esistere.” Un monito chiaro, che ha scosso la piazza e ha rafforzato l’impegno di chi oggi ha marciato per un domani libero dalla paura. La marcia contro le mafie è stata un segnale importante, ma non basta. Il rischio che il ricordo si dissolva nel tempo è sempre presente, ed è per questo che iniziative come questa sono fondamentali. La lotta alle mafie non può essere un evento occasionale, ma deve diventare un impegno quotidiano, nella scuola, nel lavoro, nelle istituzioni e nella società. La massiccia partecipazione dei giovani ha dimostrato che c’è una nuova generazione pronta a raccogliere il testimone di chi ha combattuto prima di loro. Un segno di speranza che, se coltivato con determinazione e coraggio, potrà finalmente portare alla luce quel giorno nuovo rischiarato dalla luce della giustizia e della libertà.

 Rosy Grammatico

Classe 3^ A

Manuel Ruggirello

Rappresentante degli studenti

Classe 4^ A Scienze Umane





Nessun commento:

Posta un commento