Dopo il successo del Progetto di teatro dell’anno scorso, vari studenti hanno fatto richiesta per partecipare al corso di quest’anno. Negli ultimi mesi, infatti, ragazzi del nostro istituto si sono incontrati ogni venerdì impegnandosi nel campo della recitazione, della scenografia e del make up per mettere in scena una commedia teatrale del ‘600, divisa in III atti, Il malato immaginario, dove il povero protagonista è un uomo definito quasi “pazzo” per il suo essere ipocondriaco.
Sotto la guida e l’aiuto della professoressa Curatolo, della professoressa Cordaro e della professoressa Scalisi, i ragazzi sono riusciti a dare vita alla stesura della commedia di Molière.
Durante il primo open day, il 13 dicembre, diviso in due parti, i ragazzi hanno mostrato ai futuri nuovi alunni del Rosina Salvo come in questa scuola si possano fare tantissime attività non solo formative ma anche piacevoli e divertenti.
Tutti gli studenti erano all’opera: chi si dedicava alla pittura, chi recitava, chi si occupava della musica e chi contribuiva all'allestimento della scena.
Tramite il lavoro di squadra e la voglia di fare ogni studente collaborava al fine dello spettacolo, con l'allestimento di oggetti di scena e con idee su come ottenere un fine migliore.
Intervistando i ragazzi sono usciti dei piacevoli commenti, che grazie a questo corso si cresce, che è una bellissima esperienza, che grazie ad esso sono nate nuove amicizie che hanno permesso la crescita della propria autostima.
Il nostro rappresentante d’istituto, Manuel Ruggirello, ha voluto lasciare un commento, facendo parte del cast in veste di Argante, ossia del protagonista, :
«Interpretare Argante è stato come indossare una maschera che rivela le fragilità dell'uomo anziché nasconderle. In questo personaggio, Molière ci ha offerto uno specchio: ridiamo delle ossessioni di Argante, ma nel profondo riusciamo a percepire il retrogusto amaro di un fondo veritiero. Il teatro è magico, ha questo potere straordinario: farci riflettere sulle nostre paure, i nostri vizi e le nostre passioni;
Il teatro è un tempio dell’umanità, dove parole, gesti e silenzi si uniscono per raccontare storie che ci uniscono; Il teatro è la cura dell’anima.»
Il cast e la troupe de Il malato immaginario sono lieti di comunicare che vi saranno più repliche della commedia: un piccolo assaggio dello spettacolo verrà fornito al prossimo open day del 17 gennaio 2025, per poi tenersi a maggio con la rappresentazione dell’opera completa.
Montuori Giuliana 5°A
Ruggirello Manuel 4°A
Liceo delle Scienze Umane
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