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sabato 30 novembre 2024

UN FUTURO PER LA MASSONERIA TRA SIMBOLISMO E CONCRETEZZA, TRADIZIONE E MODERNITA'?

 



La Massoneria è un’organizzazione filosofica, iniziatica e filantropica, originariamente legata alle corporazioni medievali di muratori, che si è evoluta in un movimento speculativo e filosofico, con l’obiettivo di promuovere valori di tolleranza, uguaglianza e progresso. In Italia, la sua storia è intrecciata con le vicende politiche, culturali e religiose del Paese. Dopo la sua nascita ufficiale nel 1717 con la Gran Loggia di Londra, la Massoneria si diffonde in Italia nel XVIII secolo, sostenuta dall’influenza delle idee illuministe. Nonostante l’opposizione della Chiesa, che la condanna con la bolla In eminenti nel 1738, essa si sviluppa in modo clandestino. Durante il Risorgimento, diventa un attore chiave nel processo di unificazione italiana, sostenendo figure come Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi, entrambi massoni, e promuovendo ideali di unità, libertà e laicità. Con l’Unità d’Italia, la Massoneria si impegna nella diffusione di riforme democratiche, ma si scontra con il Vaticano, che teme la sua influenza. L’avvento del fascismo segna un duro colpo per le logge italiane: nel 1925 Mussolini ne decreta lo scioglimento, perseguitando i massoni. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale la Massoneria riesce a ricostruirsi, sostenendo i valori della nuova Repubblica italiana. Negli anni Settanta, però, viene travolta dallo scandalo della loggia P2, guidata da Licio Gelli, che utilizza la Massoneria per influenzare politica e istituzioni. Lo scandalo mina la credibilità dell’organizzazione, alimentando sospetti e pregiudizi che persistono tutt’oggi. Nonostante le difficoltà, la Massoneria italiana cerca di promuovere trasparenza e attività filantropiche, mantenendo il suo impegno per i valori di giustizia sociale, libertà e laicità. Tuttavia, deve affrontare le sfide poste dalla sua storica riservatezza e dal contesto moderno, cercando di adattarsi alle esigenze di una società in trasformazione. Attualizzando ai giorni nostri, la Massoneria si trova in un momento di transizione, cercando di conciliare la sua tradizione secolare con la necessità di trasparenza e apertura in una società sempre più interconnessa e diffidente verso le organizzazioni percepite come riservate o segrete. Le principali obbedienze italiane, come il Grande Oriente d’Italia e la Gran Loggia d’Italia, lavorano per promuovere attività filantropiche, incontri culturali e dibattiti su temi etici e sociali, nel tentativo di riabilitare l’immagine dell’organizzazione. Tuttavia, il retaggio di riservatezza e scandali passati, come quello della loggia P2, continua a influenzare l’opinione pubblica. Molti vedono ancora la Massoneria come un’istituzione elitaria che opera nell’ombra, suscitando sospetti, soprattutto quando emerge in contesti inaspettati. Un esempio accaduto nel Comune di Erice. Durante una cerimonia pubblica, un assessore locale ha ricevuto un assegno con una cospicua donazione da parte di un’associazione il cui nome non era immediatamente noto. L’assegno riportava chiaramente due simboli massonici: la squadra e il compasso, emblemi storici della Massoneria. L’evento ha suscitato numerosi interrogativi, soprattutto in merito alla natura dell’associazione e al motivo della donazione. Se da un lato alcuni cittadini hanno accolto il gesto come un atto di generosità a favore della comunità, dall’altro molti hanno interpretato la presenza dei simboli come un segnale di coinvolgimenti poco chiari tra la politica locale e la Massoneria. Questo episodio ha riacceso il dibattito sull’influenza delle logge nella vita pubblica italiana, evidenziando quanto sia ancora complesso il rapporto tra trasparenza, beneficenza e simbolismo. La Massoneria italiana, come in altri Paesi, si impegna oggi a migliorare la propria immagine pubblica. Gli esponenti massonici sottolineano che l’organizzazione non è un potere occulto, bensì un luogo di riflessione e di promozione di valori universali, come la libertà di pensiero, la giustizia sociale e la solidarietà. Tuttavia, casi come quello di Erice dimostrano che ogni gesto, anche filantropico, viene analizzato con sospetto se associato ai simboli massonici. In un’epoca di crisi di fiducia nelle istituzioni e di crescente polarizzazione sociale, la Massoneria deve affrontare sfide significative per adattarsi alle esigenze di trasparenza senza rinunciare alla propria identità. Tra queste sfide c’è la necessità di chiarire il proprio ruolo nella società contemporanea, dimostrando concretamente il suo impegno per il bene comune e dissipando i timori legati alla sua storica riservatezza. L’episodio di Erice rappresenta un’opportunità per riflettere sul futuro della Massoneria: può continuare a contribuire positivamente alla società, ma solo se riuscirà a bilanciare simbolismo e concretezza, tradizione e modernità, apertura e discrezione. Questo equilibrio sarà determinante per il suo ruolo nei decenni a venire.

 Manuel Ruggirello

Classe 4^A

Liceo delle Scienze umane 

Rappresentante d’Istituto e Vicepresidente CPS di Trapani 

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