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martedì 14 maggio 2024

SULLE TRACCE DEL LIBERTY, IL MITO DELLA BELLA EPOQUE A TRAPANI. RAPPRESENTAZIONE TEATRALE" LA PASSEGGIATA"

 





Domani, 15 Maggio, presso la Casina Delle Palme ,  a Trapani, si terrà lo spettacolo dal titolo “ La Passeggiata”, che vedrà coinvolti gli studenti delle varie sedi del Liceo Rosina Salvo .

Il progetto si è articolato in un percorso interdisciplinare sulla Bella Epoque ed il Liberty nel suo contesto storico e nelle sue espressioni artistiche , con lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale e architettonico del Liberty presente nel nostro territorio.

Tutte le attività svolte hanno portato gli studenti ad una maggiore conoscenza e ad acquisire un maggiore senso di appartenenza al nostro territorio .

I ragazzi del Rosina Salvo sono stati coinvolti in incontri, laboratori , visite , manifestazioni e sono stati trattati anche personaggi di spicco come Teresa Wilms Montt, Proches e anche autori italiani come Palazzeschi e Boccioni.

A conclusione di questo percorso, come da titolo, “La Passeggiata” , presenta una rassegna in cui studi di fotografia, scenografia e interpretazione teatrale, verranno esternati con passione dai giovani attori.

 

Vi aspettiamo alle ore 20,30!

Manuel Ruggirello

Classe 3^ A

Pedone Sofia

Classe 4^ A

Liceo delle Scienze Umane

venerdì 3 maggio 2024

RIFIUTI RADIOATTIVI : I GIOVANI IN PRIMA LINEA PER DIFENDERE IL TERRITORIO



Trapani, 3 Maggio 2024. Una coalizione trasversale di cittadini, autorità locali, rappresentanti del mondo agricolo e rappresentanti degli studenti ha dato vita a una vibrante protesta contro i piani del governo di  allestire un deposito nazionale di scorie radioattive nella regione. Le recenti manifestazioni a Calatafimi-Segesta e l'assemblea a Fulgatore hanno evidenziato la determinazione della comunità trapanese nel respingere questa minaccia per l'ambiente e la salute pubblica.

Nonostante le chiare osservazioni di inidoneità da parte dei comuni di Trapani e Calatafimi-Segesta, nonché il sostegno dei sindaci e dei consigli comunali della provincia di Trapani, la decisione della SOGIN, agenzia ministeriale, di identificare queste località come potenziali siti per il deposito ha scatenato un'ondata di indignazione e mobilitazione.

 In Piazza Vittorio, a Trapani, è stato realizzato un momento significativo di questa resistenza. I sindaci hanno incontrato gli studenti per coinvolgerli attivamente nella difesa del loro futuro e del territorio.

Tra gli studenti è intervenuto il Presidente della Consulta Provinciale Studentesca di Trapani, Antonino Occhipinti, che ha dichiarato:

<<È di estrema importanza ribadire il nostro NO a una decisione Romana volta ulteriormente a deturpare il nostro territorio e a danneggiare la nostra economia agricola e turistica mettendo a rischio anche la salute degli abitanti del territorio trapanese.

Naturalmente,a dare un valore aggiunto a questa manifestazione siamo stati noi giovani  scendendo in piazza in oltre 3.000 per gridare ancora una volta che il futuro della nostra terra con tutte le sue bellezze è nostro >>.

Antonino Occhipinti

Manuel Ruggirello

Rappresentanti dell'I.I.S. "Rosina Salvo"

giovedì 2 maggio 2024

DI FRONTE ALLA GUERRA NON BASTA L'INDIFFERENZA

 



Parlare della guerra è importante. Spesso, nell'immaginario comune, ciò che non accade a noi o vicino a noi, non è qualcosa di cui ci dobbiamo preoccupare.

Certo, chi non vive in prima persona le tragedie della guerra ha meno da temere, ma la lontananza non deve diventare sinonimo di indifferenza.

Anche solo informarsi su ciò che sta succedendo costituisce un'alternativa più significativa dell'ignoranza.

 Attualmente la guerra in Palestina ha causato, sta causando e causerà ancora migliaia di morti, e non è di certo un avvenimento da prendere alla leggera o, addirittura, ignorare.

 

In gran parte dell'Italia si sono tenute delle manifestazioni per mostrare il proprio supporto nei confronti di coloro che, tutt'oggi, sono vittime di questa rivalità. Alcune di queste manifestazioni, sono finite in modo diverso da ciò che era stato originariamente pensato. Basti ricordare gli avvenimenti a Pisa, dove si è fatto ricorso alla violenza per contenere un gruppo di ragazzi —i quali, preciso, non erano armati e si trattava per la maggior parte di minorenni— che si erano presentati in un corteo per protestare riguardo ciò che sta succedendo.

 Nonostante l'ordine sia presumibilmente arrivato da qualcun altro, come può un poliziotto arrivare a prendere a manganellate dei ragazzi che non stavano facendo ricorso ad alcun tipo di violenza?


Non nego che il corteo dovesse andare controllato in qualche modo, in quanto stava iniziando a degenerare nel caos, ma certamente si sarebbe potuto trovare un metodo alternativo più pacifico per contenere la folla che era formata prevalentemente da minorenni.

 

Questo comportamento non ha senso soprattutto se si pensa che tra la folla di ragazzi ci potrebbero essere stati volti conosciuti, o addirittura parenti di questi. Avrebbero ancora trovato la forza di punirli in un modo così pesante?

In questi giorni ci giungono le notizie del dilagare delle proteste studentesche nelle università americane come nell'Università del Texas e alla Fordham University di New York, e alla Columbia University, dove sono stati arrestati decine di manifestanti pro-Palestina..

 Ora la domanda che mi pongo è: se uno dei pochi modi per fare veramente qualcosa riguardo la questione in Palestina ci viene vietato, o comunque diventa poco sicuro continuare a farlo, come dovremmo noi giovani —che ancora non abbiamo tutti i mezzi possibili per fare ciò che vogliamo e come lo vogliamo, in quanto limitati dall'età— mostrare il nostro supporto, il nostro interesse verso qualcosa di cui tutti dovremmo preoccuparci, se poi i risultati sono così disastrosi?

Cristina Tinnirello

Classe 3^Ba 

Liceo Artistico "Michelangelo Buonarroti"