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lunedì 8 gennaio 2024

UN COCKTAIL MELODICO: Come la musica salva e guarisce.



 “E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica”

(Friedrich Nietzsche)

La maggior parte dei ragazzi sta perennemente con le cuffie alle orecchie, che siano auricolari o airpods, ma vi siete chiesti mai "perché?". La musica, ai nostri giorni, è diventata compagna di vita per molti giovani. Racchiude un’infinita di note espresse attraverso parole sussurrate ai microfoni. La musica non ha età, sia un bambino, che un uomo di mezza età, può trovare conforto in essa. La musica è universale, non serve, necessariamente, conoscere le parole di una canzone, basta semplicemente, saperla ascoltare col cuore. Al contrario, può far nascere il desiderio di ricerca di una traduzione, cosi scontrandosi con altre realtà e culture. Negli anni si è stati testimoni di come la musica salva, nel vero è proprio senso della parola. Provate a chiedere a dieci ragazzi cosa li abbia salvati, e 9 su 10 vi risponderanno: la musica.

“La musica è per l'anima quello che la ginnastica è per il corpo”

(Platone) Numerosi studi affermano come la musica abbia il potere di addentrarsi e nuotare tra cicatrici visibili e non. A livello fisico, influisce sul battito cardiaco, sulla pressione sanguigna, sulla respirazione e sulla produzione di alcuni ormoni, in particolare quello dello stress, che è chiamato cortisolo, che aumenta l’utilizzo del glucosio da parte del cervello e quello delle endorfine, in altre parole ormoni della felicità che sono prodotte dal nostro corpo, che alleviano il dolore e riducono lo stato d'ansia insieme a una sostanza chimica rilasciata nel cervello, nel momento in cui si va ad ascoltare musica piacevole, ossia la dopamina che aiuta per di più, al miglioramento dell’umore. Inoltre, nel 1950, ovvero l’anno di nascita della cosiddetta Music Therapy (musicoterapia), ossia una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica come strumento di comunicazione non verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico. La musicoterapia può essere utilizzata, in qualunque età, dai bambini agli anziani, poiché il suo scopo è quello di migliorare degli stati di difficoltà fisica, emotiva e psicologica. La musicoterapia viene utilizzata soprattutto nel trattamento delle seguenti malattie e disfunzioni: disturbi dello spettro autistico, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi psicosomatici, disturbi dei comportamenti alimentari e pazienti in stato di coma reversibile. 

"Dove le parole non arrivano...la musica parla.”

(Beethoven)

È il caso di Rosa, una 38enne Pesarese, che ha dichiarato di essersi risvegliata da un coma di trenta giorni, grazie alle canzoni di Ultimo, un cantautore romano. O ancora, Ara Malikian, un famoso violinista libanese, che all'età di 12 anni, a causa della guerra civile che scoppiò nel suo paese, fu costretto a isolarsi con la sua famiglia in un bunker, racconta come da bambino suonava fra le bombe di Beirut e di come il violino l'abbia salvato, visto che grazie ad esso ha avuto la possibilità di girare il mondo e scappare dal suo paese in guerra. O di nuovo, ancora, Alice Herz-Sommer, che è  una pianista centenaria ceca, racconta che il 5 luglio 1943, insieme a suo figlio, fu deportata al campo di concentramento di Theresienstadt, dove era costretta a esibirsi per i nazisti, ma Alice suonava anche per gli internati perchè la musica aiutava anche le anime tormentate dei prigionieri. Una sua frase: “Ho sperimentato che la potenza della musica è così grande da poter portare nel suo regno qualunque essere umano che possieda un cuore e una mente aperta, da rendere possibile sopportare le più terribili ore della propria esistenza.”


Ilenia Coppola
Liceo Artistico " Michelangelo Buonarroti"
Classe 3 A

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