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lunedì 12 giugno 2023

IL VALORE DELLA LEGALITA' : "RICORDARE E RACCONTARE"

 

                     
                                                             La classe 4^A al Castello di Carini -05-06 2023


Durante quest'anno scolastico, a partire dal II quadrimestre, quattro classi dell’Istituto hanno intrapreso un nuovo progetto  legalità, difatti ogni anno all'interno delle scuole si discute di un argomento di una certa rilevanza, quali la mafia,  in particolar modo nel corso delle giornate dedicate al ricordo delle stragi.

Recentemente abbiamo affrontato  questo tema con più attenzione tramite il progetto "Ricordare e raccontare". Esso ha avuto inizio con la lettura del libro "Da radio aut a radio, 100 passi" di Danilo Sulis, musicista e pioniere delle radio libere degli anni 70, che ha condiviso l’esperienza di Radio Aut con Peppino Impastato ed è oggi presidente e direttore editoriale di Rete 100 passi. Se pur alla prima scrittura è un personaggio noto, citato in varie pubblicazioni, e intervistato da reti televisive, radiofoniche e testate giornalistiche nazionali.

Un libro prezioso e adatto a tutti, e soprattutto ai ragazzi che hanno ancora ignota la storia di Impastato, e per tutti quelli che vogliono approfondirla attraverso storie, curiosità, foto e aneddoti inediti legati alla radio.

A seguire la lettura del libro vi è stato il tanto atteso incontro con l'autore, per l'appunto Danilo Sulis.

Una grande amicizia di lunga data con Peppino si è avviata  fin dai tempi del liceo per poi svilupparsi nel tempo attraverso le esperienze musicali e di attivismo nella radio. Sono  a partire da queste due fondamenta, la scuola e la musica, che Sulis riuscirà a costruire una forte amicizia anche con Francesco Impastato, cugino di Peppino. È stato emozionante sentire cosa ci fosse dietro la radio e di come non solo Peppino stesse affrontando la mafia, infatti insieme a lui c'erano  molti altri ragazzi pronti a far sentire la loro voce.

Un altro argomento trattato dall'autore è stato quello dell'iniziativa "musica e cultura", le quali venivano viste come mezzi di emancipazione.

Il progetto comprendeva anche la visita, a cui hanno partecipato le terze e le quarte  A ed I, a Cinisi, nella  casa di Peppino,  diventata ormai un museo con il compito di ricordare che la mafia, che non è stata e non è solo una leggenda.

Ci hanno accolto, facendoci accomodare all'ingresso, per raccontarci gentilmente come l' Associazione  “Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato”sia nata per amore di una madre, Felicia Impastato che, dopo il 09 maggio 1978, è vissuta con l'unico obiettivo di continuare la battaglia del figlio ucciso dalla mafia.

I mezzi però non erano la forza o la prepotenza, bensì la consapevolezza, perché ricordiamoci che il silenzio è letale tanto quanto le azioni della mafia. La casa presenta più oggetti appartenuti a Peppino che vanno dalla lista delle cose da fare, al suo diario, dischi, disegni e poesie. Ci  hanno fatto vedere anche da fuori la stanza in cui dormiva, sistemata come se effettivamente ci abitasse ancora, e forse è proprio questo a lasciare ancora adesso un leggero brivido sulla schiena.

Asta Noemi, Guarnotta Cloe, Manzone Mariacarla

Classe 4^ A

Scienze Umane

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