Abbiamo sentito alcuni nostri giovani studenti sui recenti fatti di guerra che stanno coinvolgendo l'Ucraina e il mondo intero. Ascoltiamo la loro voce :
Quando mi chiedono,ma cosa pensi di ciò che sta accadendo in Ucraina?,io rispondo con un'altra domanda,di cui so già la risposta, "A cosa serve studiare la storia se si commettono gli stessi errori del passato?".Non mi schiereró da nessuna delle due parti,non affermeró che Putin abbia agito nella maniera meno adatta ad affrontare la situazione,né che l'Ucraina sta cercando di tenere duro,mostrando resistenza e perseveranza.Ma parleró di un popolo,che di guerra non ne vuol sentire parlare,che vede giorno dopo giorno i propri cari morire sotto i loro occhi; degli uomini che hanno dovuto abbandonare le loro mogli e i loro bambini per andare in guerra e non sapranno se faranno mai ritorno a casa;non sappiamo nemmeno se una casa ce l'avranno dopo tutto questo.Un popolo che se unito,potrebbe calpestare questa realtá malsana,perché il popolo è lo Stato,questo ci dice il diritto italiano e anche la storia che noi giovani studiamo, al fine di essere cittadini migliori.Il mio obiettivo è mirare proprio a questo : se i popoli Ucranio e Russo la guerra non la vogliono,perché i soldati(sia Russi che Ucrani) non si rifiutano di combattere? perché tutti gli abitanti non alzano la testa?e perché non osano mettersi contro delle idee messe in atto,di cui loro non sono a conoscenza? forse per paura?,ma di cosa e soprattutto di chi?.Uomini potenti,posti sul piedistallo che, con uno scrocchio di dita riescono a far piazza pulita?.Queste sono le domande che mi pongo, alle quali non so dare una risposta ben precisa;so bene che per quanto riguarda la Russia,essa è una repubblica federale di tipo semipresidenziale,ma il popolo non puó pagare le conseguenze di coloro che per acquistare potere affermano di portare avanti delle decisioni,che porteranno solo alla distruzione,non solo del territorio, ma anche di intere famiglie.
Claudia Fallucca 3^ M
È imbarazzante pensare che nel 2022 si stia temendo la
morte di migliaia di persone per colpa di adulti che piuttosto che rimediare
agli errori del passato, piuttosto che dare un insegnamento e speranza per il
futuro alle nuove generazioni, stia invece pensando a distruggere quei pochi
passi avanti che finalmente le varie popolazioni stavano affrontando.
Ultimamente la mente di chiunque è invasa da una singola frase che ha distrutto
tutte le certezze sull'umanità:
"La storia non ci ha insegnato niente"
Purtroppo le guerre ci sono sempre state e continuano ad essercene altre oltre
al temuto scontro tra Ucraina e Russia; non dovremmo nemmeno esserne sorpresi.
La verità è che non siamo arrabbiati per l'arrivo di una guerra, siamo
arrabbiati perché ci vantiamo sempre con tutti i giorni dedicati ai ricordi e
alle memorie che siamo migliori di quelle persone del passato, invece in due
mesi abbiamo fatto i conti con la realtà. Non siamo migliori di loro, né come
loro, siamo peggio poiché, nonostante tutti i vissuti, siamo rimasti fermi
sullo stesso punto continuando a dare sempre la colpa a qualcuno. In questi due
anni di pandemia caratterizzati dalla paura del prossimo, e questo mese di
ansia, ho compreso che non siamo altro che dei fantocci fatti di carne senza un
briciolo di umanità che ci faccia rendere conto che siamo noi la causa di tutto
ciò.
Cloe Guarnotta 3^ A
Quella che stiamo vivendo è una vera e propria catastrofe
umanitaria, etica ma soprattutto inimmaginata fino ad un paio di mesi fa. Chi
si sarebbe aspettato di vedere un paese indipendente e universalmente
riconosciuto invaso e privato di ogni tipo di libertà? Assediato e distrutto
come se dalla storia non avessimo imparato nulla? Come se la diplomazia, la via
del dialogo, sia un segno di debolezza per una superpotenza mondiale come la
Russia? Quello di cui siamo certi, sicuramente, è l'enorme disastro che la
popolazione ucraina è tenuta a sostenere a testimonianza dei vergognosi
bollettini giornalieri di cittadini innocenti che, per volere dei forti, sono
volati via, mettendo fine ai sogni dei bambini, alle ispirazioni dei giovani ma
soprattutto all'idea di una pace universalmente riconosciuta e che, ad oggi, è
soltanto un sogno utopistico.
Vedere un'intera popolazione vedersi costretta ad
abbandonare le propria abitazione, frutto di sacrifici, che ospitava una
famiglia magari, ricominciare da zero, cambiare paese di residenza e rischiare
la vita durante il tragitto vivendo in bilico tra la vita e la morte. L'uomo è
e sarà sempre il peggior nemico di sé stesso, finché,un giorno, non ci
elimineremo con le nostre stesse mani.
Benedetto Medici 3^B
È ormai da un mese inoltrato, che il clima tra America,
Europa, Ucraina e Russia si è scaldato e le cose sono diventate e continuano ad
essere preoccupanti in modo crescente. Personalmente, non mi trovo né dalla
parte dell'Ucraina, né dalla parte della Russia, piuttosto, mi schiero dalla
parte della pace, ma purtroppo il mondo non sempre può girare così per mano di
potenze maggiori. Credo però che dietro agli attacchi di Putin ci sia una
determinata logica seppur svolta nel modo sbagliato.
Infatti, per molto più tempo di cui si pensa l'America e,
per mia conoscenza, anche l'Europa ha piano piano sottratto territori alla
Russia, e il Governo russo ha sempre cercato di far capire che bisognava
fermarsi lì senza andare oltre e creare degli squilibri, e l'Ucraina è
praticamente una porta aperta alla Russia; a questo punto Putin ha deciso di
intervenire con le armi, scelta totalmente ingiusta nei confronti dei suoi
concittadini e in quelli del popolo Ucraino, ma quanto meno, tra molte
virgolette, "giustificato" da una serie di azioni precedenti.
Credo che Putin faccia bene? No, credo che ci siano dei
motivi per cui sia traboccato il vaso? Certamente. Ma in ogni caso, la guerra,
da ogni punto di vista, distruggerà, il commercio, l'economia, e varie parti
sensibili della società oltre che la vita di moltissime persone non
responsabili di nessun avvenimento e che provavano semplicemente a vivere la loro
vita in "pace" seppur tra le grinfie della politica corrotta dai beni
e dagli interessi economici.
Riccardo Sansica 3^ A
Mi è davvero complesso possedere un'opinione sulla
situazione che stiamo vivendo. Un giorno si ha un'idea e il giorno dopo la si
cambia totalmente, influenzata dagli avvenimenti che a loro volta subiscono
delle novità. Cerchiamo giorno dopo giorno una risposta e una spiegazione
plausibile a questa tragedia, ma alla fine i frutti ne escono sempre vani e di
ben poca chiarezza. Con tutta onestà non sono eccessivamente sorpresa da tutto
ciò, non sono mai stata fiduciosa nell'uomo e nel suo mantenere la propria
parola e probabilmente mai lo sarò.
Mi piace definire la mente umana come una macchina
imprevedibile ma anche pericolosa che alcuni riescono a controllare e altri no.
Non conosciamo la verità ne tantomeno ciò che può passar per la testa ad un
singolo individuo con un potere così grande fra le mani e per questo il nostro
futuro rimarrà sempre incerto. Siamo tutti moralisti e perbenisti ed è facile
affermare il non ricascare nuovamente in errore ma i risultati alla fine li
vediamo quotidianamente ogni giorno, anche sotto una prospettiva egoistica dove
il vero interesse nasce solo quando il problema rientra nel nostro territorio.
La verità è che deve pungere per fare male. Studiamo la
storia per ricordare e non riproporre gli stessi errori. Ma a che serve? Mi
auguro, anche se con difficoltà, che questa guerra finisca, nonostante essa
abbia già mietuto parecchie vittime sia in terra ucraina che in quella russa.
Niente e nessuno potrà restituire i deceduti alle persone che li hanno persi.
Adesso, la vera domanda è, chi è che avrà più il coraggio di dire, ricordiamo
questo momento per non ricadere in errore?
Noemi Asta 3^A
Come se attraversare una pandemia non bastasse, in questi
giorni ci siamo ritrovati ad affrontare una seconda emergenza, anche se al
momento non ci tocca direttamente, la guerra tra la Russia e l'Ucraina, che
continua a contare sempre più morti tra i civili innocenti. Da anni a scuola viene
insegnato che è importante studiare la storia per la nostra cultura, ma
soprattutto per renderci conoscenti e consapevoli degli sbagli accaduti nel
tempo, per evitare di ripeterli e imparare da essi, ricavandone tutti gli
insegnamenti possibili per vivere in modo e in un mondo migliore. Sappiamo
tutti che la mente umana, per quanto macchina stupenda e particolare, è
imprevedibile, ma non possiamo continuare a ritrovarci in situazioni del
genere, dimostrando di non aver ricavato nulla da tutte le stragi già avvenute che hanno portato fratture tra le persone, caos e
distruzione, di ambienti, edifici, famiglie, di ciò di cui tutti facciamo
parte, una società , l'umanità.
Qualcuno deve sempre pagare, chi ha potere
non lo usa bene o anche se con le giuste intenzioni si sbagliano i modi; è
umano sbagliare, ma perché ripetere la storia? Porterà solamente
l'avvicinamento della nostra fine, la fine dell'umanità. L 'uomo non smette mai
di sorprenderci, peccato che queste non siano delle sorprese positive, tutto il
contrario.
Aurora Simonte 3^ A
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