Mercoledì 17 novembre è la giornata internazionale degli studenti, una ricorrenza studentesca tenuta ogni anno per rivendicare il diritto
allo studio e il loro diritto di esprimersi.
Durante questa
importante giornata l'associazione Plastic-Free ha lanciato il
“Sensibilization Day” in cui ha dato il tutto e per tutto per far visita a 230
scuole in tutta Italia, incluse alcune del nostro territorio, ovvero la scuola
media “A. De Stefano “ e il nostro Istituto d'Istruzione Superiore “Rosina
Salvo”.
Pertanto alcuni ragazzi
dell’associazione si sono occupati con grande entusiasmo di svolgere
un'attività di sensibilizzazione sulla tematica ambientale a noi, purtroppo, più
vicina, l'inquinamento da plastica.
Plastic-Free è
un'organizzazione fondata da Luca De Gaetano nel 2020 tramite i social e in
tutta Italia conta oltre 1.000 referenti comunali e 200.000 volontari. I suoi
obiettivi principali sono due, ossia sensibilizzare e trasformare le scuole in
plastic-free, mediante la raccolta di fondi, finalizzata all'acquisto di
colonnine e borracce per le scuole, permettendo così la riduzione del numero di
bottiglie acquistate all'anno da ogni studente.
Oggi Plastic-Free è
riuscita a coinvolgere sempre più persone raggiungendone 293.000 su Facebook,
123.000 su Instagram, e 54.000 su Linkedin, un traguardo sicuramente non poco
scontato.
Il suo piano d'azione
presenta tre tappe, cioè:
1.SELEZIONARE,acquistando
prodotti naturali o privi di packaging in plastica;
2.CONTRASTARE,
preferendo l'uso di articoli in bioplastica biodegradabile o formati da fibre
naturali piuttosto che sintetiche;
Infine ultimo ma non
meno importante
3.FARE SQUADRA, infatti
sono stati effettuati contemporaneamente 271 appuntamenti di raccolta,
raccogliendo in un solo giorno 243.721 kg di plastica. Fino ad oggi sono stati
svolti 1.600 incontri, e rimossi 1.256.033 kg di spazzatura.
L'associazione,
principalmente attraverso il sito www.plasticfreeonlus.it, propone delle
attività: la sensibilizzazione; Plastic-Free Walk, ovvero percorsi svolti nei
boschi , foreste e montagne, al fine di raccogliere tutta la spazzatura che si
trova durante il tragitto; Plastic-Free Diving, che consiste nel recuperare i
rifiuti depositati sui fondali marini; e l'ultimo dei punti, nonché il più
significativo, il salvataggio delle tartarughe, basato sul recupero
dell'animale, la sottomissione alle lastre, il loro nutrimento, la
riabilitazione, ed infine la liberazione in mare.
Proprio la tartaruga,
che ha una storia evolutiva di oltre 260 milioni di anni, è stata adottata come
simbolo dell'associazione. Sono le
tartarughe, infatti, a subire le maggiori conseguenze dalla crisi ambientale che,
si stima, faccia, oggi, oltre 10.000 vittime.
Più numerose saranno le
persone informate, maggiore sarà anche
la possibilità di riuscire a risolvere questo grande problema che coinvolge ormai tutto il mondo.
Se continuiamo a
mantenere i comportamenti che adottiamo tutt'oggi, si stima che nel 2050 il
peso della plastica sarà superiore al peso dei pesci.
Vogliamo davvero ridurci così?
Cloe Guarnotta, Aurora
Simonte, Noemi Asta 3^ A Liceo delle Scienze Umane
Nessun commento:
Posta un commento