Si sa, il 2020 e la parte finora trascorsa del 2021 non
sono stati sicuramente gli anni “sensazionali” che ci si aspettava. Sicuramente
la protagonista indiscussa di questa tragedia è stata, ed è tutt’ora, la
pandemia causata dal Covid 19 che ha portato gravi conseguenze in diversi
ambiti e contesti come l’economia, l’istruzione e la vita sociale. Ad essere
argomento di interesse e di discussione, però, non sono tutti gli ambiti o
contesti danneggiati. Infatti le questioni di cui si discute principalmente sulle
piattaforme social, nei salotti televisivi e tra la gente comune, riguardano la
chiusura delle istituzioni scolastiche, la chiusura dei locali di ristorazione
e, in generale, la crisi dell’economia.
Tuttavia molti
aspetti vengono tralasciati o non abbastanza considerati e uno tra questi è lo
sport.
Con lo sport “televisivo” o agonistico che nonostante la situazione non
ha subito particolari ripercussioni, bensì lo sport inteso come hobby o mezzo
di sfogo per molti adolescenti che, a causa della pandemia e della chiusura
delle palestre, si sono ritrovati a dover rinunciare a ciò che faceva parte
della loro quotidianità. Le misure, infatti, hanno agevolato solo gli atleti
agonistici, non agendo però a favore di coloro che trovavano nello sport
semplicemente un modo per staccare la spina.
Gli atleti
agonistici, pur rispettando le varie restrizioni, infatti, hanno continuato ad
allenarsi proseguendo il loro percorso. A molti giovani, invece, sono crollate
le fondamenta di ciò che pensavano fosse essenziale per loro perché, nonostante
le piattaforme digitali usate per poter continuare le lezioni, come è avvenuto
per molte palestre e accademie di danza, sono venute a mancare l’interazione
sociale e la motivazione. Quest’ultima, molte volte, si deve agli istruttori, agli insegnanti, considerati dai giovani punti di riferimento, in quanto essi
stessi, credendo in loro e incoraggiandoli, li spronano a trovare la forza per
continuare.
Gli appassionati
dello sport per abbattere la sedentarietà si sono affidati a diversi personal
trainer virtuali che attraverso i social hanno aiutato coloro che, anche da casa, hanno
deciso di rimanere in forma. Non ci resta che sperare che, in vista delle
graduali riaperture, vengano considerati maggiormente anche questo ambito e
quello delle scuole di danza, rivelatisi importanti non solo da un punto di
vista morale e sociale, ma anche da un punto di vista economico, perché,
nonostante se ne parli poco, ad essere colpiti gravemente sono anche coloro per
cui l’attività sportiva rappresenta l’unica fonte di guadagno e che, a causa
della situazione, sono stati costretti a chiudere le loro attività senza alcuna
certezza che queste un giorno possano riaprire.
Martina
Pellegrino e Erika Vario - 3^A
Liceo delle Scienze Umane
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