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lunedì 12 aprile 2021

 

UNA PIAZZA DI PAESE :

 Si può certo dire che l’era delle tecnologie, e in particolare dei Social, rappresenta per noi un enorme passo in avanti, però come ogni rivoluzione nella storia, il cambiamento comporta dei pregi e allo stesso tempo dei difetti. Il principale vantaggio di questi nuovi mezzi è sicuramente una comunicazione diretta e veloce; è fenomenale come essi ci consentano di interagire in tempo reale, a qualsiasi distanza, con chiunque ed in ogni parte del mondo. Le informazioni vengono trasmesse all’istante e si può rimanere aggiornati con l’attualità più facilmente di quanto avessero mai potuto immaginare i nostri avi quando venivano a conoscenza della vita altrui esclusivamente attraverso il pettegolezzo di paese. Da qualche anno è nata quella che potremmo definire una nuova piazza di paese: Instagram. E’ una rete sociale come Facebook, Whatsapp, Twitter che, però, a differenza di questi, ha dato per prima agli utenti la possibilità di condividere online migliaia di foto, video che potremmo intendere come aggiornamenti costanti sulla propria vita privata. Quest’ultime sono le cosiddette “storie” che hanno avuto un successo planetario soprattutto tra i giovani. Ma davvero crediamo che i social utilizzati in questo modo possano rappresentare per noi un progresso? Da un lato costituiscono un’opportunità di successo per tutti coloro che utilizzano Instagram come fonte di guadagno, i cosiddetti “influencer”; dall’altro, non sono altro che un ritorno al passato o meglio, una ripresa di quelle che sono sempre state le abitudini degli uomini, ma adattate ad una piattaforma tecnologica che, attraverso le sue funzioni, non fa altro che alimentare il pettegolezzo; pertanto, da questo punto di vista, tutto ciò possiamo definirlo un vero e proprio regresso. E questo perché se prima qualcuno che voleva commentare il comportamento di qualcun altro lo faceva guardandolo dritto negli occhi, adesso tutti si sentono in dovere di dire necessariamente qualcosa ad un’altra persona che magari neanche si conosce, semplicemente perché dietro ad uno schermo appare facile ed ancor più facile è quando lo si fa dietro ad una falsa identità. Tutto questo oggi non possiamo chiamarlo “progresso”, ma è pur vero che è una realtà con la quale dobbiamo imparare a convivere perché è parte, ormai inevitabile, della nostra esistenza e come tale influenza la nostra quotidianità. Quello che dovremmo fare è non abusare di questo social, vederlo come un semplice intrattenimento con la consapevolezza che è pur sempre volto, attraverso personaggi che hanno seguito, ad influenzare i nostri comportamenti, perciò dovremmo ricordare sempre che siamo noi a dominarlo e non il contrario, affinché non si giunga al declino.

 Alessandra Bosco  III   I  

 

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