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venerdì 13 dicembre 2024

UN GIORNO AL MUSEO

 




La vita dell’uomo da sempre è stata legata all’arte; grazie ad essa i nostri antenati hanno immortalato i loro modi di vivere, i sentimenti e le emozioni da loro provati, che liberavano e plasmavano per dar vita ad opere stupende che vivono ancor oggi a distanza di tanti anni.

La città di Trapani, con la sua posizione privilegiata sulle coste della Sicilia Occidentale, ospita alcune delle più affascinanti espressioni di arte e architettura, molte le ritroviamo nel Museo Regionale “A. Pepoli” che ha sede nei locali dell’ex convento dei Padri Carmelitani, costruito nel secolo XIV e successivamente ampliato e rinnovato dal XV al XIII sec., attiguo al santuario di Maria SS. Annunziata, dove viene custodita la figura marmorea della Madonna di Trapani, venerata ormai da secoli.

La fondazione dell’istituto si deve al conte Agostino Sieri Pepoli, donatore della maggior parte del patrimonio artistico del museo; attualmente le collezioni sono suddivise in diverse sezioni: scultura rinascimentale, dipinti ed arti applicate, memorie del Risorgimento e la più innovativa, ovvero la sezione archeologica, che abbiamo avuto il piacere di visitare, mediante un’uscita scolastica, organizzata dalla professoressa Maria Luisa Curatolo.

Gli scavi archeologici hanno riportato in luce una documentazione del passato che contribuisce a ricostruire la storia della vita dei nostri antenati che spesso nemmeno le fonti scritte sanno renderci in modo così dettagliato.

É affascinante ritrovarsi davanti a reperti di milioni di anni fa, studiati sui libri di storia ed immaginati come qualcosa di estraneo dalle nostre vite, gli utensili dei nostri antenati preistorici ad esempio, amuleti e varie statuette figurative, tra cui quella di Eros, in bronzo, dal corpo paffuto e morbido, mancante di braccia e con ali frammentarie.

Al centro della sala sono visibili alcune anfore da trasporto greche e romane ed un Rostro bronzeo di nave romana, dalla caratteristica forma “a tridente”, risalente alla battaglia navale che pose fine alla Prima Guerra Punica combattuta nei mari delle Isole Egadi.

 Di particolare interesse sono le raccolte di ceramica figurata, proveniente dalla necropoli di Selinunte, testimonianza privilegiata della vita e cultura degli antichi greci, comprendente esemplari di figure nere a sfondo rosso e di figure rosse a sfondo nero, come il pregevole cratere a colonnette che ritrae su di un lato una scena di offerta ad un guerriero e l’anfora a figure nere raffigurante la partenza del guerriero su carro con auriga ed Hermes e dall’altro lato invece una scena di palestra, il tutto esaltato da un grande gusto decorativo.

E così uscendo dal museo è stato come essere tornati da un viaggio di migliaia di anni, durato soltanto poche ore...

Il tempo si è trasformato in spazio, un nuovo inizio in un luogo nel quale far tesoro di quello che abbiamo imparato, non dimenticando mai l’importanza delle nostre “radici”.

 Grammatico Rosy

Classe 3^ A

Liceo delle Scienze Umane 

 

 

 

 

 







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