Anche quest’anno a Trapani si è svolto il
festival “Le Vie dei Tesori”, un progetto nato a Palermo nel 2006 e poi
diffusosi in tante città della Sicilia. Questo è un festival “che trasforma le
città in grandi musei diffusi, aprendo contestualmente tesori in parte di
solito chiusi, visitabili con un coupon unico”, come scritto sul loro sito
ufficiale www.leviedeitesori.com .
A partire dal 16 settembre fino all’1 ottobre di
quest’anno è stato possibile visitare diversi siti nelle città di Bagheria,
Termini Imerese, Marsala, Mazara del Vallo, Enna, Messina, Caltanissetta,
Corleone, Alcamo e anche la nostra Trapani; e fino al 5 novembre il festival si
terrà anche in altre città siciliane.
A Trapani sono stati aperti alle visite oltre 15
siti, tra cui l’Antica Corte delle Ninfee, Palazzo D’Alì, Palazzo Cavarretta,
la Cattedrale di San Lorenzo e Torre di Ligny.
Come nei precedenti anni, una delle giornate di
visita è stata dedicata alle giovani scolaresche, tra cui anche alcune classi
del nostro Istituto “Rosina Salvo” di Trapani. Il 29 settembre, infatti, le
classi del nostro istituto hanno effettuato delle visite guidate in luoghi di
interesse storico-culturale del centro storico. Tra i vari siti, la classe
terza A dell’indirizzo Scienze Umane, accompagnata dal professore Balò, si è recata presso il Palazzo D’Alì e il
Palazzo Cavarretta, sedi degli organi amministrativi di Trapani, che hanno
suscitato molta curiosità. Di questi due
edifici, infatti, spesso si sa poco; eppure, oltre ad essere edifici che
accolgono il sindaco, gli assessori, i consiglieri e altri funzionari di Trapani,
sono due palazzi ricchi di storia e cultura.
La storia di Palazzo D'Alì risale al XVIII
secolo, quando fu costruito come residenza nobiliare per la famiglia D'Alì, una
delle famiglie aristocratiche più influenti della zona. L'edificio è un esempio
notevole dell'architettura barocca siciliana, con una facciata elegante e
riccamente decorata. Durante i secoli, il Palazzo D'Alì ha subito diverse
trasformazioni e restauri, ma ha mantenuto gran parte del suo fascino
originario. Nel corso della sua storia, il palazzo è stato sede di importanti
eventi culturali e sociali e ha ospitato personaggi illustri. Oggi, il Palazzo
D'Alì è spesso utilizzato per esposizioni d'arte, eventi culturali e come
location per matrimoni e altri eventi speciali, ma soprattutto è sede del
comune di Trapani. Tra le tante meraviglie osservate durante la visita abbiamo particolarmente apprezzato la stanza pompeiana, riccamente decorata e
spesso utilizzata per matrimoni con rito civile; la sala del gonfalone, in cui
è conservato l’originale vessillo rosso di Trapani. È difficile, poi, non
ammirare la splendida e luminosissima stanza azzurra, anche detta stanza
specchiata, tutta affrescata e mai ritoccata; e del salotto tramontana, che si
affaccia sul lungomare Dante Alighieri, tutto rosa e anticamente utilizzato
dalle dame di Palazzo D’Alì nelle giornate più afose per rinfrescarsi. Oltre a
queste stanze caratteristiche è stato possibile visitare altre stanze adesso
adibite ad uffici, tuttavia ancora arredate con uno stile antico, tra cui
l’antico ufficio di D’Alì, adesso adibito a ufficio dal sindaco. All’interno
del palazzo è, inoltre, presente l’ascensore più antico di Trapani, anticamente
azionato ad acqua e successivamente modernizzato nei sistemi di elevazione, ma
la struttura esterna è rimasta immutata.
Infine la nostra classe ha avuto l’onore di essere guidata dal sindaco
Tranchida nella stanza intitolata al prefetto Fulvio Sodano e di ascoltare un
suo intervento riguardante la figura di Sodano, definita da lui un “eroe
comune” contro la mafia.
Palazzo Cavarretta o Senatorio è oggi sede del
Consiglio comunale cittadino. Nel corso dei secoli ha subito molte
trasformazioni e destinazioni d'uso, a partire dal 1425, quando si decise di
costruire la cosiddetta "Casa Comunale". Il nome di "Palazzo
Senatorio” gli fu attribuito solo dal 1443, quando il consiglio cittadino dei
Giurati assunse la denominazione più prestigiosa di Senato.
La sua
collocazione tra il nucleo urbano più antico e i nuovi quartieri ha accentuato
il suo carattere di prestigio, con il suo vigoroso stile barocco di forte impatto urbanistico,
ambientale e sociale. L’intero prospetto fu sistemato nel 1699 grazie alla
consistente somma di denaro donata da don Giacomo Cavarretta, tanto che oggi
l'edificio porta il sue nome in memoria della sua donazione.
Il palazzo,
danneggiato gravemente durante il secondo conflitto mondiale, fu restaurato e
ristrutturato internamente con la collocazione del nuovo scalone interno.
Noi ragazzi
abbiamo avuto l’opportunità di accomodarci nelle sedute della Giunta comunale e
di ammirare Corso Vittorio Emanuele e Via Torrearsa da una prospettiva unica:
quella del balcone di Palazzo Cavarretta.
Indubbiamente
questa iniziativa è stata utilissima, in quanto ha permesso ai noi ragazzi, non solo
di visitare luoghi di interesse politico e amministrativo della città, ma anche
e soprattutto di scoprire quanta storia, cultura e bellezza è nascosta tra le
mura dei palazzi trapanesi e di rendersi conto che basterebbe poco per
potersene meravigliare.
Agnello Samuela, Fontana Alessia, Monaco Letizia, Spagnolo Angelo
Classe 3^ A
Liceo delle Scienze Umane
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