“La violenza lacera la società”.
L’affermazione è senza dubbio vera. Io condanno la violenza in tutte le sue forme .
Adesso, attraverso una figura retorica, cioè l’anafora, vorrei esprimere il mio pensiero :
La violenza è distruzione
La violenza è guerra
La violenza è odio
La violenza è odio contro il prossimo
La violenza è egoista ed è egoista colui o colei che l’esercita
La violenza non è amore, non è armonia, non è pace, non è concordia.
Da giovane, ritengo che ai giorni nostri vi sia troppa, troppa violenza e di ogni tipo.
Ai giorni
nostri, i modelli educativi, che dovrebbero dare il giusto esempio, sono i primi portatori di violenza, basti
pensare a un padre che picchia la madre,
un zio che violenta la nipote, una madre che si droga, uno che commette
atti illeciti, un influencer che è convinto
di trasmettere valori,
ma
in realtà trasmette solo disvalori: lusso, egoismo, lussuria, cupidigia, ira, vanagloria, indifferenza, potere.
Un mezzo che trasmette violenza è la TV, in particolare quella italiana, con la trasmissione di “programmi spazzatura”, la quale riproduce litigi, pettegolezzi. Basti pensare a Uomini e Donne, GFV e altri programmi.
Un’altra forma di trasmissione della violenza è internet con le sue diverse : applicazioni : YouTube, TikTok, Instagram, Facebook e altre.
Quante volte ci è capitato di assistere a risse sui social? Tante.
Ipotizzo che adesso, starete pensando: “ Ok va bene, però sono le persone che riprendono le scene.” Chi pensa questo, è un egoista.
Perché? Basti pensare a Caivano, Palermo, vittime di violenza sessuale, vittime di una riproduzione di scene viste nei video porno.
Un esempio di violenza verbale? Un insegnante che distrugge l’autostima di uno studente.
Quando voi insegnanti ci dite: “Il De Amore è stato scritto da Andrea Cappellano” noi ci crediamo, noi crediamo anche quando voi ci dite: “Sei una nullità, non sei capace” e questa è violenza, così l’insegnante distrugge l’autostima dell’alunno.
Parliamo dei potenti, dei politici: fanno la guerra.
A questo punto, tutte quelle persone che si sono sacrificate per la pace, che si sono battute per la pace e i diritti che oggi anche loro hanno. Si sono sacrificate inutilmente ?il loro operato è rimasto vano?
Parlo di Gandhi, Nelson Mandela, Falcone e Borsellino contro la mafia, Giovanni Paolo II contro il Comunismo, Madre Teresa di Calcutta contro la violenza sui poveri, Malala contro la violenza sugli -+/istudenti, Don Milani, Padre Pino Puglisi.
Cari compagni, vi esorto e prendere tra le vostre mani la vostra vita e di farne un capolavoro e di essere operatori di pace.
Se non ci ascoltiamo, non arriveremo alla pace. Chi non opera per la pace, opera indirettamente per il suo contrario, cioè la guerra, non combattuta soltanto con le armi, ma anche con le parole. Perseguire la giustizia senza amore, può generare orrori, perseguire la pace senza giustizia, può rivelarsi un’illusione. La frase che sto per dire, vale per qualunque buon Dio che esista indipendentemente dalla religione e anche per qualunque persona di buona volontà: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” Concludo riportando uno stralcio di intervista al grande Presidente Sandro Pertini.
<<Dico al mio avversario: io combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi al prezzo della mia vista perché tu la tua idea la possa esprimere sempre liberamente>> Pertini.
E con una citazione di Albert Einstein.
<<Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza guerra mondiale, ma la quarta sarà combattuta con i bastoni e le pietre. Io ogni caso, se l’avessi saputo, avrei fatto l’orologiaio>> Einstein
Ruggirello Manuel 3 A
Liceo delle Scienze Umane