Non lontano da Partinico, in una piccola frazione, si trova un luogo che attira ogni anno moltissimi visitatori da tutto il mondo, grazie alla sua arte e alla sua storia, Borgo Parrini. Questo posto è costellato da edifici colorati ispirati all'artista spagnolo Gaudì, infatti in giro per il borgo si trovano dei cartelli in legno con delle frasi citate proprio da quest'ultimo. Si tratta di un piccolo posto, percorribile infatti in meno di un'ora, ma ricco di bellezza e colori. Viene chiamato anche la piccola Barcellona palermitana. Le prime notizie su Borgo Parrini risalgono al XVI- XVII secolo, quando i padri del Noviziato dei Gesuiti di Palermo arrivarono nei pressi di Partinico e decisero di acquistare alcuni terreni agricoli. Agli inizi del 1700 i gesuiti fecero costruire una chiesetta attorno alla quale si sviluppò un vero e proprio piccolo villaggio. Da qui nasce il nome di Borgo Parrini, che significa borgo dei preti. Dopo oltre un secolo il borgo passò in mano al principe francese Henri d'Orléans e a partire dal secondo dopoguerra Borgo Parrini iniziò a spopolarsi facendo la fine di molti altri borghi isolani. Gli abitanti, infatti, iniziarono ad abbandonare il posto per trasferirsi nelle grandi città, così gli edifici rimasero fatiscenti per diversi decenni. Ma recentemente i pochi abitanti rimasti, con l'aiuto di un imprenditore, Giuseppe Gaglio, hanno deciso di ridare vita al borgo, decorando gli edifici e abbellendo le strade secondo lo stile dell'architetto spagnolo Gaudì. Un posto veramente unico.
Martina Battiata 3^ A
Liceo delle Scienze Umane
Nessun commento:
Posta un commento