Egregio Ministro dell’istruzione
Bianchi,
noi studenti liceali prossimi ad
affrontare i tanto agognati esami, ci siamo resi conto che non è stata data la
giusta attenzione alla nostra condizione durante questa pandemia e lo si può
evincere dalla nuova ordinanza da Lei firmata nella quale il suo intervento
appare del tutto irrilevante.
Da circa un anno e mezzo siamo
“prigionieri” della DAD, strumento provvisorio indispensabile per continuare a
godere del diritto allo studio come garantito dalla nostra Costituzione, ma
come Lei potrà ben immaginare, esso non potrà mai essere equiparato nè potrà
mai sostituire la scuola tradizionale.
Poiché il nuovo decreto emanato
riporta i medesimi contenuti del decreto sulla Maturità 2019, è del tutto
normale, per noi studenti in uscita, pensare che Lei non abbia analizzato
accuratamente la nostra situazione.
I maturandi dello scorso anno
hanno avuto la possibilità di frequentare ben sei mesi in presenza e i restanti
tre con la modalità che noi adottiamo da più di un anno e appare evidente che
il loro percorso, a differenza del nostro, sia stato stravolto solo sul finire.
Solo ai Suoi occhi e a quelli dei
Suoi assistenti risultiamo identici, ma in realtà, i più penalizzati siamo noi.
Affronteremo responsabilmente
l’impegno che siamo chiamati a compiere, consapevoli della non curanza che ci
avete tanto generosamente dedicato.
Federica Giustiniano
Sara Schifano
Liceo delle Scienze Umane Classe V sez. O
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