Ieri le classi terze A, B ed L del Liceo delle Scienze Umane e dell'Economico Sociale hanno visitato, a Cinisi, la "Casa memoria Peppino e Felicia Impastato” dove hanno avuto la possibilità di intervistare la nipote di Peppino, Luisa ,figlia del fratello Giovanni, che oggi si occupa della gestione della casa memoria con grande cura e dedizione dopo la morte della nonna Felicia nel 2004. Noi ragazzi abbiamo posto delle domande alla signora Luisa Impastato, che ha risposto con entusiasmo e con un velo di commozione, facendoci rivivere alcuni momenti della lotta di Peppino e soprattutto della sua "eredità".
Crediamo sia
stata un’esperienza particolarmente significativa ed emozionante, poiché ci ha
permesso di far vibrare la nostra anima e la nostra memoria,
leggendo negli occhi lucidi
della giovane Luisa, ed in seguito della
madre Felicia, che ci ha regalato la testimonianza diretta di chi ha visto con i "suoi occhi", la fierezza
nel mantenere sempre
viva la memoria di un evento
che mai dovrà essere dimenticato e che ha lasciato un dolore immenso nel
cuore di tutti, ma anche la responsabilità di trasmettere alle nuove generazioni una storia così importante.
La Sicilia è
una terra piegata dal dolore, essa si ritrova stretta tra il mare ed il
silenzio, la mafia s’inoltra e si diffonde nel paese sottovoce, passando spesso
inosservata, Peppino invece ha deciso di gridare e di fare delle scelte
difficili, che non tutti avrebbero sicuramente intrapreso; molti giovani
oggi tendono a preferire una vita dedita alla spensieratezza e al divertimento, rinunciando a difendere i propri ideali,
avvertendo paura o pericolo; non si è più
abituati ad accettare la paura e non siamo abituati ai sacrifici e alla
determinazione.
Peppino
invece camminava controvento, con le poesie in tasca e la rabbia negli occhi;
la sua voce è un urlo di speranza, che dovrebbe sempre riecheggiare nella
nostra memoria, egli parlava infatti ai giovani, cercando di spingerli a
riflettere e ad andare oltre e, anche se quella
voce è stata spenta dalla
Mafia, non è scomparsa, rivive
sempre in noi, in particolare in coloro che credono nella
libertà e camminano a testa alta.