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lunedì 31 ottobre 2022

" NOTRE DAME DE PARIS" : UN MUSICAL E UNA STORIA SENZA TEMPO

 



È ormai da più di vent’anni che le musiche di Cocciante e Plamondon girano per il mondo per allietarci con l’Arte e la Bellezza delle melodie del musical “Notre Dame de Paris”. Storia ambientata nella Parigi del 1482, periodo di grandi scoperte e rivoluzioni nel mondo, come le scoperte geografiche, la diffusione,poi, della riforma luterana, ma anche l’invenzione dei caratteri mobili grazie a Gutenberg. Sullo sfondo storico del Rinascimento francese e delle sue supreme cattedrali gotiche si intrecciano le vite di persone diverse fra loro da un punto di vista sociale, ma simili nei sentimenti dell’animo  e nei suoi gridi di sofferenza. Questa è la storia della zingara Esmeralda che va incontro alla morte a causa delle azioni poco nobili messe in atto da chi affermava di disperarsi d’amore per lei, che, da uno spirito nato libero,  l’ha resa prigioniera della sua bellezza e delle sue doti.

La vicenda è molto distante da noi come ambientazione culturale e storica, ma ciò che ci accomuna ai personaggi del racconto, figli di un tempo storico differente, sono i sentimenti; le uniche cose immutabili e non soggette al cambiamento delle mode poiché Universali e indiscutibilmente veri. Potremmo immedesimarci in ognuno di loro se solo ci riflettessimo un po'…  

Esmeralda è una ragazza come tante, uno spirito libero che racchiude in sé una grande voglia di amare e di viaggiare, con l’illusione della fantasia che però viene purtroppo spezzata dalla vista dei crudeli mali del mondo che finiscono prima o poi per coinvolgere chiunque in un labirinto in cui si è rinchiusi senza sapere come uscirne. Una volta entratovi saremo le vittime di un sistema in cui ognuno mette in scena la sua parte e porta avanti gli sviluppi della storia, da cui spesso si esce consapevoli del mondo, ma allo stesso tempo profondamente disillusi nel vedere le proprie speranze irrealizzabili. Non tutti, infatti, sono portatori di sentimenti virtuosi come Febo che proclama un amore per la zingara, ma che in verità è solo un puro divertimento che deriva da una futile attrazione fisica tanto che ritornerà sui suoi passi verso la sua promessa sposa chiedendo perdono,ma giustificandosi a spese degli altri e ignorando le sue  responsabilità e non tenendo conto delle accuse rivolte a chi è solo una povera vittima innocente che desiderava meravigliarsi del mondo come l’adolescente che si allontana dal nido per scoprire e trovare sé stesso, ma che incontra degli ostacoli nel suo cammino che metteranno a dura prova il suo animo inesperto. I sentieri sono spesso pieni di incontri che sembrano casuali, ma in verità destinati ad un disegno da noi sconosciuto.                          Dall’esperienza trarremo noi stessi le nostre conclusioni sul mondo in cui abbiamo visto uomini che cadono nella superbia del loro ego smisurato, nella folle gelosia e possessività per qualcosa che non potranno mai avere e che non deve possedere nessun altro ,ma anche in abusatori di potere che si proclamano portatori di giusti ideali di cui in effetti dovrebbero essere d’esempio, come il personaggio-arcivescovo- Frollo, ma che in verità indossano un abito che non onorano poiché sono proprio loro a compiere i più incoerenti e abominevoli peccati del mondo che mal si sposano con la veste che indossano.

E poi troviamo chi si limita a guardare le atrocità che avvengono attorno a noi riponendo la speranza di un cambiamento in un grido di pietà verso il cielo e le sue stelle “lanciando le sue voci in cielo” come cantava il poeta Gringoire nella sua canzone “Luna”. Egli è il narratore della storia e spettatore empatico solo successivamente coinvolto negli intrecci del racconto, che lo segneranno profondamente nel vedere la  disperazione e la fragilità di un uomo, il gobbo Quasimodo, che si porta la sua croce di uomo incompleto e deforme  e mai veramente amato.                                                                                                                                  Il cuore di Quasimodo ama perdutamente e fa di questo sentimento la sua ragion di vita. Egli vede la felicità negli altri ma mai dentro di sé e si arrende al suo destino segnato da delle campane che mai suoneranno per lui come canta nella canzone “ Le Campane”. Lui si lascia morire insieme alla sua Esmeralda lasciando un “misero mondo perso” certo però che il suo Amore diverrà “ una scia tra luci dell’universo” poiché puro e vero.

Ognuno di loro è un’anima sofferente ma che, come accade ancora oggi, sceglie come vivere il dolore. C’è chi decide di percorrere la strada della cattiveria e dell’avidità, chi sceglie di essere un semplice spettatore arreso che si limita a compiangersi di un destino che sembra segnato senza provare a mutarlo, chi prova a far da guida ma si deve arrendere davanti alle voragini del mondo in cui viene coinvolto egli stesso, come il clandestino Clopin protettore di Esmeralda, e chi invece si comporta nonostante tutto con bontà anche a rischio di essere la peggiore vittima delle tragedie del mondo, ma che racchiuderà la vera essenza della vita e il suo fine ultimo: “Vivere per Amare”.

Tartamella Maria Sofia  4^A

Liceo delle Scienze Umane

sabato 1 ottobre 2022

BOILERSUMMERCUP

 



Certe volte, non sopporto ammetterlo, ma devo riconoscere che gli adulti hanno ragione, soprattutto quando si riferiscono ai social e a come questi possano sconvolgere la nostra quotidianità in un lampo, veloci come lo schiocco di due dita. Di solito non ci rendiamo conto effettivamente del pericolo a cui siamo sottoposti, specialmente nell’ultimo periodo in seguito alle notevoli Challenge che vengono create. Qualsiasi cosa tu faccia può rientrare in una Challenge e alcuni le affrontano solo per dimostrare a sé stessi qualcosa, senza rendersi conto che certe volte, anzi quasi sempre, le azioni che compiamo inconsciamente influenzano anche gli altri. Questo è proprio il caso della Boiler Summer Cup, l’ultima novità sfornata da Tik Tok che va ad attaccare la sensibilità di molti. Forse alcuni ne avranno sentito parlare all’inizio dell’estate e se non ci avete fatto caso, comunque, con l’apertura delle scuole ne risentirete presto parlare; essendo una Challenge che si svolge in estate è normale volerla tenere nascosta. Purtroppo questa nuova “sfida” consiste, in particolare, nel prendere in giro una ragazza e dimostrarsi affettuosi nei suoi confronti solo per il gusto di accumulare punti. Questa Challenge non solo provoca ansia in una ragazza in sovrappeso, perché convinta che un qualsiasi ragazzo non la possa amare a causa del suo corpo, ma è anche un problema per le ragazze in sotto peso, magari anche in seguito ad un disturbo:  in entrambi i casi,  si vedono rientrare in una classifica e  a causa di ciò non si sentono "abbastanza". Quello che molti, sfortunatamente, non capiscono è che siamo noi a rendere famose certe cose e, guarda caso, finiamo sempre per far uscire il nostro lato peggiore. Essere insicuri del proprio corpo è qualcosa che percepiamo tutti, alcuni più di altri, non è una cosa che si esprime solo a livello fisico, ma anche psicologico. In realtà, se ci pensiamo, tutto ciò, come la maggior parte delle cose nella nostra vita, può essere interpretato solo da un punto di vista soggettivo, questo perché una persona per me può apparire in un modo e per uno sconosciuto in un altro. Questo è anche un chiaro esempio di bodyshaming (l’azione che ti porta a deridere un corpo) e una rappresentazione di come la nostra società sia rimasta incollata a dei canoni di bellezza surreali; Perché la mia femminilità deve essere condizionata dal mio peso? Credere che qualcuno ti possa avvicinare solo per ingannarti sembra tetro, invece è qualcosa che sta già succedendo e tutto ciò può davvero far crollare qualcuno mentalmente, provocare ansia e attacchi di panico. Ci sono milioni di persone che soffrono di ansia sociale e il solo pensiero di questa Challenge non li aiuta con i loro disturbi; nessuno dovrebbe sentirsi addosso la sensazione che qualcuno possa usarlo per vincere una stupida sfida. Vivere nella costante ansia di non riuscire a piacere a nessuno è una cosa abbastanza comune fra i giovani, per questo dobbiamo tenere sempre in mente che non tutto ciò che viene messo in tendenza è un bene per noi, piuttosto certe volte, anche se non è semplice, bisogna lasciar correre e smettere di pensare a cosa gli altri dicano su di noi, ma iniziare a mettere in primo piano il nostro benessere.

Vanessa Bevilacqua 4^ I

Scienze Umane opzione economico-sociale